La Giornata ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione riguardo alla prevenzione e all’adeguata gestione del diabete, ma si pone anche l’obiettivo di incoraggiare gli Stati a sviluppare politiche nazionali per la prevenzione e la cura, una tematica che negli ultimi anni sta assumendo sempre più rilievo. Secondo la IDF, infatti, nel 2019 le persone con il diabete erano 463 milioni in tutto il mondo (1 adulto su 11), e il numero è destinato ad aumentare: si prevede che nel 2030 i pazienti diabetici saranno 578 milioni, a causa dei fattori di rischio correlati, tra gli altri, all’obesità e al sovrappeso. Il numero di decessi causati dal diabete lo scorso anno ammonta a 4,2 milioni. Anche in Italia il diabete ha un’incidenza rilevante: l’Istat riporta che nel 2016 la patologia ha riguardato oltre 3 milioni di persone, ossia il 5% della popolazione.
Questi dati ci aiutano a comprendere quanto sia importante agire per prevenire e trattare il diabete, intervenendo anche sullo screening, dato che per 1 adulto su 2 la patologia non viene correttamente diagnosticata. Grazie ad una dieta sana, una equilibrata attività fisica e alla corretta aderenza alla terapia medica, il diabete può essere tenuto sotto controllo e le conseguenze più gravi possono essere evitate.
Le parole chiave, dunque, sono prevenzione e cura, a cui va accompagnata, naturalmente, una adeguata informazione e formazione. Queste ultime riguardano non solo le persone, la cui consapevolezza del tema è fondamentale, ma anche i professionisti della salute, in prima linea nel guidare i pazienti nel proprio percorso di cura.